Il 16 ottobre 2021 è il World Food Day, la giornata mondiale dell’alimentazione che celebra a livello globale la fondazione del FAO, Organizzazione delle nazioni unite per l’alimentazione e l’agricoltura.

[immagine di copertina da Fao.org]

Lo slogan di quest’anno è Le nostre azioni sono il nostro futuro, a sottolineare che il modo in cui ci nutriamo incide non solo sulla nostra salute, ma anche su quella del pianeta. I sistemi alimentari sono responsabili di oltre il 33% delle emissioni globali di origine antropica (fonte FAO) e quest’anno più che mai il tema della giornata è incentrato sulla sostenibilità, la lotta allo spreco, la sicurezza alimentare e nutrizione garantite per tutti. Sensibilizzare, comunicare e agire sono verbi chiave per questa giornata in cui ognuno può fare la sua parte, diffondendo il messaggio e mettendo in atto comportamenti sostenibili. 

Anche le aziende sono chiamate a realizzare strategie di produzione e piccoli ma grandi accorgimenti che, se condivisi e diffusi, diventeranno la base del cambiamento che si sta avviando.

Le attività di produzione hanno notevole impatto sull’ambiente e il FAO suggerisce per loro una serie di azioni dedicate alla sostenibilità: si parte dalla responsabilità sociale delle singole imprese che deve essere la chiave per sostenere gli obiettivi comuni, declinata in attenzione ai processi produttivi e allo sfruttamento delle risorse naturali che implicano, alla scelta delle materie prime, alla riduzione degli sprechi e dei rifiuti. 

Un ruolo importantissimo per la garanzia della sicurezza e del prolungamento della durata di un alimento è il suo packaging, che al termine della sua vita diventa però rifiuto, generando a sua volta un notevole impatto del settore. Proprio per questo anche il mondo degli imballaggi sta assistendo a una notevole evoluzione che valorizza da un lato il rifiuto tramite la raccolta differenziata e le tecnologie di riciclo e la materia prima, con l’introduzione di soluzioni compostabili, riciclate e riciclabili. 

In questo ha un ruolo fondamentale il consumatore che con le sue scelte e le sue azioni orienta il mercato ed è parte integrante del sistema. Le sue scelte devono essere indirizzate verso la sostenibilità.

FAO suggerisce la trasparenza; il veicolo di comunicazione al consumatore è l’etichetta e questa deve essere completa di informazioni nutrizionali che permettano di orientare il consumatore verso prodotti sani e nutrienti, deve contenere le informazioni per la corretta conservazione e la durabilità degli alimenti allo scopo di ridurne gli sprechi e garantire la sicurezza alimentare, deve contenere le informazioni sull’origine che gli permettano di scegliere prodotti locali e le informazioni che lo guidino al corretto smaltimento dell’imballaggio che accompagna l’alimento acquistato. A fare da faro sul tema dell’etichettatura, è il Reg. 1169/2011 che definisce le modalità e i contenuti per garantire informazioni chiare e trasparenti ed è dovere e responsabilità delle aziende garantire che questi mezzi di comunicazione fungano da tutela della salute non solo del consumatore ma anche del pianeta.

Le aziende possono e devono essere il traino di questo grande cambiamento. Le norme che stanno susseguendosi negli ultimi mesi mirano al perseguimento degli obiettivi globali di sostenibilità e lotta allo spreco, a partire dalla  legge che disciplina l’etichettatura ambientale degli imballaggi, il D.Lgs n. 116/2020, pubblicata il 3 settembre 2020 a modifica del D.Lgs 152/2006 (TU ambientale).

Il provvedimento modifica il comma 5 dell’articolo 219 del D.Lgs 152/2006 (Titolo II – Gestione degli imballaggi) dando ai produttori obblighi informativi e di etichettatura. La responsabilità dell’etichettatura ricade sui produttori e le corrette modalità di etichettatura degli imballaggi sono rimandate a “norme tecniche UNI applicabili”. La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge di conversione n. 69, del decreto legge 22 marzo 2021 n. 41 (DL Sostegni), ha prorogato l’obbligo fino al 31 dicembre 2021 dando la possibilità agli operatori di esaurire le scorte L’obbligo sarà in vigore dal 1° gennaio 2022, e per fugare alcuni dubbi il MITE ha pubblicato una nota di chiarimenti dedicata alle questioni relative agli imballaggi neutri, ai preincartati, agli imballaggi di piccole dimensionimultilingua o di importazione all’export. 

Inoltre, entro il 2030, secondo la visione “Plastic Strategy” europea, tutti gli imballaggi in plastica immessi sul mercato europeo dovranno essere riutilizzabili o riciclabili e la direttiva SUP europea è intervenuta per la riduzione dei prodotti monouso in plastica.

A Dicembre 2020, l’EFSA (European Food Safety Authority) ha pubblicato una linea guida destinata agli operatori del settore alimentare che permette di identificare la corretta indicazione della scadenza dei prodotti, fornendo agli operatori del settore uno strumento di approccio basato sul rischio, per determinare quando utilizzare la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro il:..” e quando “da consumarsi entro:..”. Utilizzare la corretta indicazione in etichetta permette di coniugare la sicurezza alimentare con la prevenzione degli sprechi alimentari.

Per ultimo, è stato pubblicato il 4 marzo 2021 il Reg. (UE) 2021/382 che apporta modifiche al Reg. (CE) 852/2004. Il nuovo Regolamento, modifica gli allegati relativi a: allergeni, ridistribuzione degli alimenti e cultura della sicurezza alimentare coniugando i principi di garanzia della sicurezza dei prodotti con quelli relativi alla lotta allo spreco e alla ridistribuzione di alimenti sicuri ai fini di donazione alimentare.

I temi di cui sopra sono stati trattati ed approfonditi in occasione del World Food Safety Day, celebrato il 7 giugno, giornata per la quale PI.GA. Service e Ayama Academy hanno organizzato un webinar in cui professionisti del settore si sono confrontati in un dibattito animato da competenza e professionalità.

I tre tavoli di discussione, si sono articolati sui 3 grandi temi:

  1. Sicurezza alimentare: i punti deboli della food safety in Italia 
  2. Sostenibilità dei processi di produzione e spreco alimentare: cosa si sta facendo realmente nel comparto
  3. Packaging riciclabile e/o da fonti rinnovabili: stato dell’arte e prossimo futuro.

Il webinar è disponibile in replica gratuita e raggiungibile dal nostro sito

Al via dunque con l’era pro attiva della sostenibilità anche nel settore alimentare.